completare con le tabelle


Circolare 4 marzo 1959 n. 538

Ministero del Lavoro

Determinazione dei luoghi di lavoro dove esistono pericoli di esplosione e di incendio (art. 400 D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547)


Con decreto ministeriale in data 22 dicembre 1958, Gazzetta Ufficiale 29 gennaio 1959, n. 23, emanato ai sensi dell'art. 400 del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547, vengono determinati i luoghi di lavoro dove esistono pericoli di esplosione o di incendio e per i quali sono prescritte le particolari norme di cui agli articolo 329 e 331 del citato decreto presidenziale. Precisamente:
In base all'art. 329, non sono ammesse installazioni elettriche - salvo quanto disposto nei successivi artt. 330 e 331 - nei luoghi ove esistono pericoli di esplosione o di incendio in dipendenza:
a) della presenza o sviluppo di gas o miscele esplosive o infiammabili;
b) della fabbricazione, manipolazione e deposito di materie esplosive.
Lo stesso art. 329 dispone che le norme predette non si applicano nei riguardi delle installazioni elettriche costituenti parti integranti ed essenziali nei processi chimici di produzione, sempre che siano adottate le necessarie misure di sicurezza.
Il successivo art. 330 prevede che nei luoghi suddetti, quando sia necessario, in relazione alla esigenza del processo di lavorazione o dell'esercizio delle particolari condizioni dell'impianto, possano essere installati motori elettrici, purché questi, le relative apparecchiature ed i relativi conduttori di alimentazione, siano singolarmente e per tutto l'insieme dell'installazione, del tipo "antideflagrante", dichiarati come tali dal costruttore.
L'art. 331 dispone, inoltre, che nei luoghi ove vengano eseguite lavorazioni che sviluppino polveri comportanti pericoli di esplosione o di incendio siano ammesse soltanto installazioni per forza motrice di tipo antideflagrante o di tipo stagno o chiuso, tali da impedire la accensione dei miscugli esplosivi, ed installazioni per la illuminazione rispondenti alle prescrizioni dell'art. 332, il quale detta particolari disposizioni per gli impianti di illuminazione nei luoghi di lavoro indicati negli artt. 329 e 331.
Per rendere applicabili le norme predette, il decreto ministeriale in parola ha approvato due tabelle contraddistinte con la lettera A per l'art. 329 e con la lettera B per l'art. 331.
Nelle predette tabelle i luoghi di lavoro sono determinati in base a due elementi: il primo concernente le sostanze pericolose; il secondo le operazioni tecnologiche nelle quali dette sostanze possono provocare i pericoli di esplosione o di incendio.
Per quanto si riferisce alla tabella A sono state elencate prima le sostanze infiammabili che nelle ordinarie condizioni di temperatura e pressione si trovano allo stato gassoso. Per detti gas si è seguito il criterio indicativo derivante dalla identificazione del loro metodo di preparazione comunemente seguito nella industria, tranne per alcuni di essi (acetilene, etilene e metano) per i quali si è ritenuto opportuno addivenire ad una specificazione.
Sempre fra i gas sono stati inclusi anche quelli infiammabili mantenuti commercialmente, con la pressione, allo stato liquefatto.
Sono state poi considerate quelle sostanze allo stato liquido caratterizzate da una temperatura di infiammabilità fino a 40° C in considerazione della normale escursione termica annuale registrata nel nostro Paese.
Un terzo gruppo di sostanze riguarda le materie esplosive; sono state considerate tali quelle contemplate dal Regolamento al T.U. delle leggi di Pubblica sicurezza.
Per facilitare l'identificazione dei luoghi di lavoro soggetti alle norme, nelle tabelle che si allegano alla presente, è stata aggiunta la colonna "5" che indica, a titolo esemplificativo, le principali attività e lavorazioni nelle quali si riscontra la esistenza dei luoghi di lavoro in parola.
Nella compilazione della tabella A si è ritenuto opportuno di fissare dei limiti quantitativi al di sotto dei quali non si applicano gli adempimenti specifici prescritti. Ciò per non gravare di adempimenti onerosi le piccole aziende nelle quali vi è presenza di ridotti quantitativi delle sostanze elencate nella tabella ed in rapporto ai limitati pericoli di incidenti e delle loro conseguenze.
Detti quantitativi sono stati indicati nella tabella stessa a fianco delle singole sostanze alle quali essi si riferiscono.
In particolare, per quanto concerne le sostanze liquide comprese tra i nn. 9 e 50 inclusi, è stato seguito il criterio di considerare che il pericolo di formazione di miscele esplosive od infiammabili, si presenta graduato diversamente in relazione alle varie temperature di infiammabilità delle sostanze stesse. Pertanto si è seguito il criterio di considerare tre gruppi diversi delle sostanze in questione, assumendo come elemento differenziatore la temperatura di infiammabilità stessa.
Più precisamente:
gruppo a): sostanze con temperatura di infiammabilità inferiore e fino a 0° C;
gruppo b): sostanze con temperatura di infiammabilità superiore a 0° e fino a 21° C incluso;
gruppo c): sostanze con temperatura di infiammabilità superiore a 21° e fino a 40° C incluso.
Infine, sia per i gas che per i liquidi, in calce alla tabella, sono stati previsti i quantitativi minimi da valere nel caso che nei luoghi di lavoro siano presenti due o più sostanze tra quelle elencate nella tabella.
Criterio analogo a quello impiegato per l'individuazione dei luoghi di lavoro relativi all'art. 329, è stato seguito per la determinazione dei luoghi di cui all'art. 331, riportati nell'allegata tabella B.
Anche in tale tabella i luoghi ove si applicano gli adempimenti specifici prescritti nell'articolo predetto, risultano determinati da due elementi: uno relativo alle sostanze le cui polveri possono dar luogo a miscugli esplosivi od incendiabili; l'altro riguardante le operazioni nelle quali si verificano i pericoli di esplosione o di incendio.
Identificati così i destinatari delle norme anzidette deve richiamarsi la particolare attenzione sul combinato disposto degli articoli 329 e 330 per cui nei luoghi di lavoro di cui alla tabella A sono ammesse solo installazioni elettriche di tipo "antideflagrante" dichiarate tali dal costruttore.
Ai fini delle prescrizioni per la costruzione, l'ordinazione e il collaudo delle attrezzature elettriche antideflagranti valgono le norme fissate dal Comitato elettrotecnico italiano.
Le regole esistenti sono quelle contenute nei fascicoli del C.E.I. Italiano contraddistinti:
2 febbraio 1955 "Norme per le macchine elettriche rotanti antideflagranti";
23 aprile 1956 "Norme per le custodie antideflagranti di apparecchi elettrici".
Nel rinviare ai singoli fascicoli si richiamano le seguenti definizioni atte a chiarire l'applicazione delle norme in parola.
Antideflagranti
Macchina rotante
(AD)
Atta a funzionare in ambienti contenenti gas o vapori in condizioni tali da poter formare fra di loro e con l'aria atmosferica miscele capaci di esplodere, o comunque in ambienti nei quali possano temersi esplosioni di gas.

Custodia
(ADF)
Atta a porre un apparecchio elettrico in grado di funzionare, entro il campo delle prestazioni normali o dei sovraccarichi ammessi, in ambienti contenenti gas o vapori che possano formare con l'aria atmosferica miscele capaci di esplodere, senza provocare l'accensione di una miscela esplosiva circostante.
A prova di esplosione
(PE)
Macchina rotante
E' una macchina completamente chiusa verso l'ambiente di lavoro, capace di resistere alle pressioni prodotte dalla accensione della miscela esistente all'interno e di evitare il propagarsi della accensione stessa alla miscela esistente all'esterno.
Custodia
E' una custodia racchiudente le parti pericolose di un apparecchio elettrico e capace di resistere alle pressioni prodotte nell'interno della custodia stessa dalla accensione di una miscela esplosiva, penetrata dall'esterno o sviluppatasi nel suo interno, di evitare la propagazione dell'accensione alla miscela esplosiva circostante.
A tenuta di fiamma
(TF)
Macchina rotante
E' una macchina nella quale sono praticate aperture di comunicazione con l'ambiente di lavoro, munite di dispositivi che, in caso di accensione della miscela all'interno, lasciano scaricare nell'ambiente stesso i prodotti della combustione, impedendo però la propagazione della fiamma. L'involucro di queste macchine è in grado di resistere alla pressione che si determina nel suo interno.
Custodia
A ventilazione separata con sovrapressione interna
(SI)
Macchina rotante
E' una macchina chiusa verso l'ambiente di lavoro, nella quale l'aria di ventilazione priva di gas infiammabili viene aspirata dall'ambiente esterno e ricondotta all'ambiente stesso, con appositi canali collegati alle bocche di ventilazione praticate nell'involucro, a mezzo di ventilatore atto ad assicurare che l'aria di ventilazione abbia in ogni punto una pressione superiore a quelle dell'ambiente di lavoro.

Custodia
E' una custodia racchiudente le parti pericolose di un apparecchio elettrico attraverso la quale viene fatto passare un fluido di ventilazione privo di gas, vapori o polveri infiammabili, in modo tale da assicurare che il fluido stesso abbia in ogni punto una pressione superiore a quella dell'ambiente.

Agli effetti della dichiarazione del fabbricante, oltre alla relativa documentazione, le macchine e le custodie debbono portare in aggiunta alla normale targa con le caratteristiche del motore, una targhetta la quale, con il nome del fabbricante, deve indicare le seguenti sigle, oltre naturalmente all'indicazione "C.E.I.".

Sigle distintive del materiale antideflagrante marcato "C.E.I."

Tipo di protezione Macchine rotanti sigla Custodie sigla
A prova di esplosione AD/PE ADF/PE/.(1)/(2)
A tenuta di fiamma AD/TF ---
A ventilazione AD/SI ADF/SI

(1) pressione di esplosione nominale
(2) gas o gruppo di gas per i quali è costruita.

L'attuazione del decreto in parola potrà comportare, nella sua prima fase, difficoltà che, oltre a derivare dagli adempimenti riguardanti i destinatari delle norme possono anche risiedere nella provata difficoltà di approvvigionamento delle attrezzature necessarie alla realizzazione delle norme medesime.
Il problema di lasciare un certo margine di tempo alle aziende per il necessario adeguamento alle nuove norme dettate dal provvedimento non può essere risolto con l'istituto della deroga generale, previsto dall'art. 395 del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547, sia perché esso limita la sua portata alle attività preesistenti alla data del 1° gennaio 1956, sia in rapporto al fatto che per alcune lavorazioni (p. es.: esplosivi, raffinerie), gli obblighi previsti dal provvedimento di cui è parola, sono già operanti in base a disposizioni speciali relative a tali lavorazioni e tenuto infine conto che la esigenza della deroga di cui al citato art. 395 non ha il necessario carattere di generalità.
Si prospetta pertanto la opportunità, anche in relazione al voto espresso dalla Commissione consultiva permanente per la prevenzione degli infortuni e per l'igiene del lavoro, che in detta prima fase, la quale in rapporto alla portata delle norme può investire tutto il corrente anno 1959 e limitatamente alle aziende e lavorazioni preesistenti alla data di pubblicazione del provvedimento in parola, gli Ispettorati del lavoro, più che un'azione repressiva, svolgano opera persuasiva ed illustrativa delle norme, nel quadro soprattutto delle particolari situazioni aziendali e lavorative il cui esame dovrà essere fatto con la consueta obiettività ed oculatezza.
In casi particolari, in rapporto ad accertate necessità che comportino notevoli periodi di tempo, gli Ispettorati del lavoro, su richiesta delle ditte interessate, potranno fare ricorso all'istituto della deroga particolare prevista dall'art. 396 del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547, prescrivendo le misure sostitutive che si riterranno caso per caso necessarie e per le quali sono da porre in evidenza le idonee misure per evitare la formazione di miscele pericolose ed adeguati sistemi di controllo e misurazione.

Tabella A
Allegata al Decreto Ministeriale 22 dicembre 1958 concernente l'elenco dei luoghi
di lavoro per i quali sono prescritte le particolari norme di cui all'art. 329 del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547


n. d'ord. Gas e vapori infiammabili e materie esplosive prodotti o trattati o utilizzati o immagazzinati
Luoghi cui vengono eseguite le sottonotate operazioni
Per quantitativi superiore a:
Luoghi deposito
Per quantitativi superiore a:
Indicazione a titolo esemplificativo di attività di produzione, utilizzazione, trasformazione
1 2 3 4
1 Gas di distillazione Operazioni del ciclo produttivo fino al contatore, escluso il generatore.
Operazioni successive inerenti le trasformazioni chimiche e fisiche, esclusi i luoghi in cui i gas sono impiegati per uso combustibile
m3 50 a pressione e temperatura ordinaria

m3 50 a pressione e temperatura ordinaria Officine del gas,Cokerie
2 Acetilene Operazioni del ciclo produttivo.
Operazioni successive inerenti le trasformazioni chimiche e fisiche esclusi i luoghi in cui il gas è impiegato per uso combustibili.
Operazioni di compressione e decompressione e carica bombole.
Qualsiasi quantitativo


n.20 bombole da 25 litri ciascuna o m3 50 a pressione e temperatura ordinaria Industria chimica
Fabbriche di resine poliviniliche; fabbriche di carburo di calcio;fabbriche di acetilene e suo imbombolamento;
maturazione artificiale della frutta; industrie metallurgiche e meccaniche\

3 Altri gas di reazione Operazioni del
Ciclo produttivo
Fino al contatore escluso il generatore.
Operazioni successive inerenti le trasformazioni chimiche e fisiche elusi i luoghi in cui gas sono impiegati per uso combustibile.


m3 50 a pressione e temperatura ordinaria


m3 50 a pressione e temperatura ordinaria Industria chimica
(ammoniaca, sintetica,alcool metilico sintetico ecc.) officine del gas, industrie siderurgiche e metallurgiche,fonderie
4 Etilene Operazioni del
Ciclo produttivo
Fino al contatore escluso il generatore. Operazioni successive inerenti le trasformazioni chimiche e fisiche eluso i luoghi in cui il gas è impiegato per uso combustibile
m3 50 a pressione e temperatura ordinaria

m3 50 a pressione e temperatura ordinaria Industria chimica;industria petrolifera;maturazione artificiale della frutta.
5 Altri gas craking Operazioni del
Ciclo produttivo
Fino al contatore escluso il generatore.
Operazioni successive inerenti le trasformazioni chimiche e fisiche elusi i luoghi in cui i gas sono impiegati per uso combustibile.
m3 50 a pressione e temperatura ordinaria

_____________
m3 50 a pressione e temperatura ordinaria Industria chimica;industria petrolifera;maturazione artificiale della frutta.

3 Altri gas di reazione Operazioni del
Ciclo produttivo
Fino al contatore escluso il generatore.
Operazioni successive inerenti le trasformazioni chimiche e fisiche elusi i luoghi in cui i gas sono impiegati per uso combustibile.
m3 50 a pressione e temperatura ordinaria

_____________
m3 50 a pressione e temperatura ordinaria Industria chimica
(ammoniaca, sintetica,alcool metilico sintetico ecc.) officine del gas, industrie siderurgiche e metallurgiche,fonderie
4 Etilene
Operazioni del
Ciclo produttivo
Fino al contatore escluso il generatore.
Operazioni successive inerenti le trasformazioni chimiche e fisiche elusi i luoghi in cui ilgas è impiegato per uso combustibile
Qualsiasi quantitativo

_____________
m3 50 a pressione e temperatura ordinaria Industria chimica;industria petrolifera;maturazione artificiale della frutta.
5 Altri gas craking Operazioni del
Ciclo produttivo
Fino al contatore escluso il generatore.
Operazioni successive inerenti le trasformazioni chimiche e fisiche elusi i luoghi in cui i gas sono impiegati per uso combustibile.
m3 50 a pressione e temperatura ordinaria

______________
m3 50 a pressione e temperatura ordinaria Industria chimica;industria petrolifera;maturazione artificiale della frutta.

6 Altri gas infiammabili di sintesi o di elettrolisi Operazioni del
Ciclo produttivo
Fino al contatore escluso il generatore.
Operazioni successive inerenti le trasformazioni chimiche e fisiche elusi i luoghi in cui i gas sono impiegati per uso combustibile.
m3 50 a pressione e temperatura


_____________
m3 50 a pressione e temperatura Industria chimica;industria dei grassi (idrogenazione dei grassi ecc.)industria petrolifera
7 Metano Operazioni del
Ciclo produttivo
Fino al contatore escluso il generatore. Operazioni successive inerenti le trasformazioni chimiche e fisiche eluso i luoghi in cui il gas è impiegato per uso combustibile
n.20 bombole da 25 litri ciascuna, o m3 110 a pressione e temperatura ordinaria


n.20 bombole da 25 litri ciascuna, o m3 110 a pressione e temperatura ordinaria Industria chimica;industria petrolifera,centrale di compressione,deposito di bombole
8 Gas infiammabili liquefatti Operazioni di compressione,carica bombole e travaso.
Operazioni successive inerenti le trasformazioni chimiche e fisiche esclusi i luoghi in cui i gas sono impiegati per uso combustibile
____________-
kg 200

Kg 500 Industria petrolifera:fabbriche di gas petrolio liquefatto,fabbriche di acetilene disciolta
9 Cloruro di vinile Operazioni di compressione ,carica bombole e travaso
Operazioni successive inerenti le trasformazioni chimiche e fisiche
___________-
Kg 200


Kg 500
Industrie delle resine e delle fibre sintetiche


10 Acetone Operazioni di esterificazione, distillazione,neltificazione condensazione dei vapori, estrazione,ossidazione riduzione, idrogenazione, cianurazione,polimerizzazione,dissoluzione, separazione di miscugli travaso e riempimento di contenitori
__________________
LITRI 100

________
litri 100 Industria chimica industria delle resine sintetiche,
rajon all'acetato, films e pellicole
cinematografiche
e fotografiche
,industria farmaceutica, industria dei cosmetici
11 Acrni??? Idem Idem Industria chimica industria delle resine sintetiche
12 Acetato di elile Idem Idem Industria chimica industria delle resine sintetiche industria dei profumi sintetici fabbriche di pitture e vernici fabbriche di pellicole e lastre fotografiche
13 Acetato di metile Idem Idem Industria chimica industria delle resine sintetiche industria dei profumi sintetici fabbriche di pitture e vernici fabbriche di pellicole e lastre fotografiche
14 Acetato di vinile Idem Idem Industria chimica industria delle resine sintetiche industria dei profumi sintetici fabbriche di pitture e vernici fabbriche di pellicole e lastre fotografiche
15 Aldeide acetica Idem Idem Industria chimica industria delle resine sintetiche industria dei profumi sintetici fabbriche di pitture e vernici fabbriche di pellicole e lastre fotografiche

16 Benzine frazioni distillanti al di sotto di 150°C Idem Idem Industria petrolifera, raffinazione di oli minerali distillazione rocce asfaltiche etilazione benzina industria della gomma fabbriche di tessutio gommati e cerati,fabbriche di mastici adesivi. Fabbriche di vernici e pitture sgrossatura delle ossa sgrossatura dei metalli estrazione olio dalle sanse lavaggio a secco,
17 Benzolo Idem idem Distillazione di catrame industria degli esplosivi industria dei coloranti organici industria delle essenze e dei profumi fabbriche dei tessuti gommati e cerati fabbriche di mastici,adesivi,fabbriche di creme e lucidi,fabbriche di pitture e vernici,officine del gas
18 Butanone Idem Idem Industria chimica e farmaceutica,fabbrica di pitture e vernici,fabbriche di mastice
19 Bromuro di etile Idem Idem Fabbriche di reagenti organici,sintesi organiche,antidetonanti
20 Cicloesano Idem Idem Fabbriche di pitture e vernici, fabbriche di creme per calzature,fabbriche di insetticidi,fabbriche di celluloide, industrie per la conservazione del legname
21 Cloruro di etile Idem Idem Fabbriche di reagenti organici,sintesi organiche
22 Dieblammina Idem Idem Fabbriche di reagenti organici,sintesi organiche
23 Eptano Idem Idem Industria petrolifera produzione di benzine solventi, raffinazione di oli minerali
24 Esano Idem Idem Minerali, distillazione rocce asfaltiche, industria della gomma,fabbriche dei tessuti gommati, e cerati, fabbriche di mastice,adesivi e nastri adesivi.
Fabbriche pitture e vernici,sgrossature delle ossa,sgrossature dei metalli estrazione dell'olii dalle sanse lavaggio a secco.
25 Etere etilico Idem Idem Industria chimica e farmaceutica,industria degli esplosivi,fabbriche di pellicola in celluloide fabbriche di vernici al collodio
26 Etilammina Idem Idem Fabbriche di reagenti organici,sintesi organiche
27 Formato di etile Idem Idem Industria chimica e farmaceutica,fabbriche insetticidi,industrie delle essenze e dei profumi
28 Ossido di etilene Idem Idem Industria chimica e farmaceutica
29 Solfuro di carbonio Idem Idem Fabbriche di solfuro di carbonio,rajon alla viscosa,disinfestazione del grano,produzione di olio al solfuro
30 Acetato isobutile Operazioni di esterificazione, distillazione,neltificazione condensazione dei vapori, estrazione,ossidazione riduzione, idrogenazione, cianurazione,polimerizzazione,dissoluzione, separazione di miscugli travaso e riempimento di contenitori
__________________
LITRI 500


Litri 2000 Industria chimica,industria delle resine sintetiche,industria dei profumi sintetici,fabbriche di pitture e vernici fabbriche di pellicole e lastre fotografiche
31 Acetato di isopropile Idem Idem Idem
32 Aceto di propile Idem Idem
33 Alcool etilico Idem Idem Distillerie di alcool, industria chimica e farmaceutica,industria die profumi,essenze e cosmetici, fabbriche di liquori, fabbriche di pellicole cinematografiche e fotografiche,industria della celluloide
34 Alcool isopropilico Idem Idem Industria chimica e farmaceutica,fabbriche di pitture e vernici,produzione di acetone
35 Alcool metilico Idem Idem Industria chimica,industria degli esplosivi ,produzione di alcol metilico
36 Diossano Idem Idem Industria chimica industria delle resine sintetiche

37 Piridina Idem Idem Distillerie di catrame,sintesi organiche
38 Toluolo Idem Idem Distillerie di catrame,sintesi organiche,fabbriche di pitture e vernici,fabbriche di inchiostri da stampa
39 Xiloli Idem Idem Distillerie di catrame,sintesi organiche,fabbriche di pitture e vernici,fabbriche di inchiostri da stampa
40 Acetato di amile Operazioni esterificazione,distillazione,retrificazione,condensazione dei vapori,estrazione,ossidazione riduzione,idrogenazione,cianurazione,alogenazione,polimerizzazione,dissoluzione,separazione di miscugli,tracaso e riempimento contenitori

Litri 1.000


Litri 10.000 Fabbriche di pitture e vernici,industria del cuoio artificiale,rajon all'acetato,fulmicotone
41 Acetato di butile Idem Idem Fabbriche di vernici alla nitrocellulosa,fabbriche di pellicole fotografiche,industrie delle resine sintetiche
42 Acetato isoamile Idem Idem Fabbriche di profumi ed essenze sintetiche
43 Alcool amilico Idem Idem Industrie chimiche,fabbriche di vernici,fabbriche di essenze
44 Alcool butilico Idem Idem Idem
45 Alcool isoamilico Idem Idem Idem
46 Clorobenzene Idem Idem Industria dei coloranti organici ,fabbriche di profumi ed essenze
47 Metilisobutichetone Idem Idem Industria chimica,e farmaceutica,fabbriche di pitture e vernici, fabbriche di mastici
48 Olii essenziali Idem Idem Produzione di olii essenziali produzione solventi,fabbriche di profumi ed essenze,raffinazione essenze
49 Stirolo monomero Idem Idem Industria chimica e farmaceutica,industria delle resine sintetiche
50 Trementina Idem Idem Fabbriche di pitture e vernici,fabbriche insetticidi fabbriche di lucidi e creme,fabbriche di inchiostri da stampa
51 Materie esplosive considerate tali dal regolamento T.U. delle leggi di P.S: - RD.6 Maggio 1940 n.635 Produzione,manipolazione, lavorazione e deposito fatta esclusione dei processi dove le anzidette operazioni sono effettuate ad umido

Se sono immagazzinati due o più gas tra quelli elencati dal n. 1 al 9 inclusi, i quantitativi minimi indicati nella presente tabella si intendono superati quando sono depositate 35 bombole o bidoni da 25 litri di capacità ciascuno.

Se sono prodotte, trattate, utilizzate od immagazzinate due o più sostanze tra quelle elencate dal n. 10 al 50 inclusi, i quantitativi minimi indicati nella presente tabella si intendono superati quando si verificano, rispettivamente, le seguenti relazioni:

I - 10a + 2b + c > 1.000 litri, per i luoghi indicati nella colonna 2;
II - 10a + 5b + c > 10.000 litri, per i luoghi indicati nella colonna 3;
dove:
a è il quantitativo in litri di una delle sostanze elencate dal n. 10 al 29 inclusi;
b è il quantitativo in litri di una delle sostanze elencate dal n. 30 al 39 inclusi;
c è il quantitativo in litri di una delle sostanze elencate dal n. 40 al 50 inclusi.
Tabella B
Allegata al decreto ministeriale 22 dicembre 1958, concernente l'elenco dei luoghi di lavoro
per i quali sono prescritte le particolari norme di cui all'art. 331 del D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547.

n. d'ord. Sostanze le cui polveri possono dar luogo ad incendio o ad esplosione Luoghi cui vengono eseguite sottoelencate operazioni Indicazione a titolo esemplificativo di attività di produzione,utilizzazione,trasformazione
1 Zolfo Macinazione,
ventilazione insaccamento Produzione farina di zolfo
2 Carbone Macinazione,
separazione
ed insaccamento polveri Produzione di agglomerati di carbone per uso combustibile,fabbricazione di elettrodi

3
4 Nerofumo
Fosforo rosso Separazione,
insaccamento
essiccazione,
insaccamento
preparazione di miscele
Produzione nero fumo
Produzione fosforo rosso
Fabbricazione dei cerini e fiammiferi
5 Trisolfuro di fosforo Essiccazione,insaccamento,preparazione di miscele Produzione di trisolfuro di fosforo ,fabbricazione di cerini e fiammiferi
6 Naftalina Scagliatura,formatura,insaccamento Lavorazionidi catrame
7 Acido salicilico Sublimazione,insaccamento Industria farmaceutica a produzione antidermativi
8 Anidride salica Sublimazione,insaccamento Produzione di coloranti organici
9 Alluminio Pestaggio,stacciatura,miscelatura,brillantatura
Essiccazione,insaccamento e pressatura della polvere Produzione di polveri mettaliche di bronzine di polveri e leghe piroforiche di polveri di innesco per misceledi alluminio termia di miscele pirotecniche,
metallizzazione
effetuata
a polvere
10 Bronzo d'alluminio Idem Idem
11 Cerio Idem Produzione pietre piroforiche per accenditori
12 Elektron Pestaggio,stacciatura,miscelatura,brillantatura,
essiccazione insaccamento e pressatura
della polvere Produzione di polveri per miscele pirotecniche
13 Zirconio Idem Produzione pietre piroforiche per accenditori

14 Magnesio Pestaggio,stacciatura,miscelatura,
brillantatura,essiccazione
insaccamento e pressatura della polvere
Preparazione di carta al magnesio Produzione di polvere di magnesio,
preparazione di carta al magnesio
15 Zucchero Macinazione,insaccamento Raffinazione dello zucchero
16 Cotone Apritura battitura Industria tessile
17 Riso Bramatura separazione delle reste ecc. Lavorazione del riso
18 Legno Produzione di farine di legno Lavorazioni speciali del legno
19 Altri cereali Pulitura a secco nei mulini,immagazzinamento nell'interno del silos Lavorazione dei cereali
20 Destrina Insaccamento Fabbriche di destrina
21 Celluloide Lavorazione meccanica a freddo,pulitura meccanica dei fogli di celluloide,lucidatura Produzione di celluloide,fabbricazione di articoli in celluloide
22 Nitrocellulosa con meno del 12.6% di azoto Essiccazione ,preparazione miscele Produzione di nitrocellulosa,fabbriche di vernici cellulosiche
23 Rajon Apritura battitura Industria tessile
24 Acetato di cellulosa Macinazione per produzione polveri da stampaggio con carica di sostanze organiche e loro insaccamento,operazioni meccaniche di smerigliatura e pulitura dei manufatti di resina sintetica ottenuti con l'impiego di tali polveri Industria delle resine sintetiche,lavorazione degli articoli in resina sintetica
25 Resine fenoliche Idem Idem
26 Resine Metacriliche Macinazione per produzione polveri da stampaggio con carica di sostanze organiche e loro insaccamento Idem
27 Resine polistiroliche Idem Idem
28 Resine ureiche Macinazione per produzione polveri da stampaggio con carica di sostanze organiche e loro insaccamento,operazione meccaniche di smerigliatura e pulitura die manufatti di resina sintetica ottenuti con l'impiego di tali polveri Idem
29 Esano..??? Ammonio Essiccazione vagliatura insaccamento Preparazione di composti per sintesi organiche e per reagenti
30 Azoturo di bario Idem Idem
31 Jodosibenzato di calcio Idem Idem

32 Dintroortoresilato di potassio Idem Idem
33 Dinitroortocrisilato di sodio Essiccazione ,vagliatura,insaccamento Preparazione di composti per sintesi organiche e per reagenti
34 Tetranitrocarbazolo Idem Idem
35 Perossido di clorobenzoile Idem Idem
36 Perossido di cicloesanone Idem Idem
37 Perrosido di diberzone Idem Idem
38 Disufofoidrazidi di benzolo Idem Idem
39 Dinitrosopenlametilentetramina Idem Idem

54 Idrosolfito di calcio Essiccazione macinazione
Insaccamento Preparazione di composti chimici per l'industria e di reagenti
55 Idrosolfitodi potassio Idem Idem
56 Idrosolfito di sodio Idem Idem
57 Idrosolfitodi zinco Idem Idem
58 Perossido di bario Essiccazione insaccamento Idem
59 Cromato di potassio Idem Idem
60 Percolato di potassio Idem Idem
61 Bromato di potassio Idem Idem
62 Bromato di sodio Idem Idem
63 Clorato di sodio Idem Idem
64 Perclorato di sodio Idem Idem
65 Perossido di sodio Idem idem


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